Archivi tag: teatrodanza

TEMPORABILIA bambini per un laboratorio/spettacolo Su Misura

Un’occasione unica per 14 bambini, fra i 6 e gli 8 anni, per sperimentare e sperimentarsi all’interno della dimensione di teatro/danza/comunità

TEMPORABILIA 
spettacolo-laboratorio di danza/teatro
della COMPAGNIA UBIDANZA e i vostri bambini
Festival HOP.E, Reggia di Venaria Reale (To)
9-15 luglio 2012

Dal 9 al 13 luglio la Cascina Medici del Vascello, nei Giardini della Reggia di Venaria Reale, ospiterà 14 bambine e bambini fra i 6 e gli 8 anni per un laboratorio fisico.

Il 14 e 15 luglio alle ore 11, il workshop culminerà con lo Spettacolo TEMPORABILIA, , nell’Allea Reale dei Giardini della Reggia.
Creature svuotate in attesa di identità, gli adulti si muovono in un flusso di detriti verbali e gestuali mentre i bambini costruiscono, propongono cambiamenti di direzione, risolvono. Spettacolo incentrato sullo sguardo del bambino verso il mondo adulto, è un contenitore che si nutre di fiabe per stravolgerle in un linguaggio scenico surreale che fonde poesia, dinamismo fisico e fiducia in “un’utopia pratica e riformista” (Marc Augé, 2008)

PER CHI
• numero partecipanti: 7-14
• dai 6 agli 8 anni, non è richiesta preparazione specifica

QUANDO
• workshop
da lunedì 9 a venerdì 13 luglio
orario 10 – 12  / oppure 17 – 19       durata 2h

l’orario definitivo del workshop sarà stabilito in base alle richieste dei partecipanti

• spettacolo
sabato 14 e domenica 15 luglio
ore 11

la partecipazione è completamente gratuita

Per informazioni e iscrizioni (entro 6 luglio 2012)
sumisura.net@gmail.com
www.su-misura.net

video-anteprima su www.ubidanza.com


Un palcoscenico naturale Su Misura

Domenica 10 giugno ore 15.30 e 17.15 (in continuato)
Natura in movimento: paesaggi di teatrodanza

COS’È: il “Giardino delle sculture fluide” di Giuseppe Penone trasformato in palcoscenico

Danzatori e coreografi italiani e internazionali dialogano con il luogo, l’architettura si a arricchisce dell’elemento
performativo e la creazione si alimenta delle caratteristiche del luogo stesso. La danza contemporanea irrompe
nello spazio fisico e mentale, creando nuovi immaginari.

(c)MarcoPezzati

Kubilai Khan Investigations – COMME LA MAIN S’ENROULE
http://www.kubilai-khan-investigations.com

Il coreografo francese Frank Micheletti, esplora le sensazioni che un corpo in movimento può generare in
relazione alla forza di gravità e al contrasto tra il forte radicamento al suolo e l’aspirazione al volo, esattamente
come un albero che porta con sé uno straordinario potere ascensionale.

(c)Marco Pezzati

Zerogrammi – FARE ALBERO
http://www.zerogrammi.org

I corpi in tensione di Silvia Battaglio, Chiara Guglielmi, Stefano Mazzotta e Chiara Michelini, Compagnia
Zerogrammi, si predispongono a uno stillicidio dell’immobilità che rasenta il sacrificio: con serenità, gli artisti
torinesi si privano dell’irrefrenabile desiderio al movimento per accogliere, al contrario, l’attesa del niente, il
silenzio ascetico, con tutte la inevitabili grottesche ironiche conseguenze del caso.

Marta Bevilacqua – DAFNE per una mitologia urbana
http://www.arearea.it

Uno scorcio più filosofico è quello proposto da Marta Bevilacqua: un’incursione contemporanea nel mito di questa
figura selvaggia trasformata in alloro per fuggire all’amore di Apollo. In questo caso, il linguaggio della danza
restituisce vita a una storia antica, attraverso il colore, il gesto e la potenza della natura: un’irrazionalità propria
del mito che ricerca le tracce della natura nel mondo artificiale.

A completare il percorso troverete STUDI IN DÉPLACÉ, coreografia di Caterina Mochi Sismondi della Compagnia blucinQue ed EFFETTO SERRA della Compagnia Tecnologia Filosofica.
Lo spettatore, nel percorrere gli spazi cadenzati da riquadri precisi, in cui sono collocate le opere di Penone, come se si trovasse a transitare tra le stanze di un museo, ritrova un inusuale intreccio dei materiali più tipici del fare artistico – il bronzo, la pietra e il marmo – con gli elementi naturali. I corpi dei danzatori, sculture in movimento, a ritmi più vivaci o più calmi, alimentano la visione di fluidità che lo stesso Penone ha affrontato. Il concetto di integrazione della scultura nella natura e il mutamento delle materie nello scorrere del tempo, sono idee che fondano l’elaborazione de Il Giardino delle Sculture Fluide e allo stesso tempo, con l’intervento dei corpi in movimento, favoriscono anche la sensibilità al contemporaneo, fondendo armoniosamente la bellezza della natura e dell’arte, dell’antico con il contemporaneo, dell’uomo con l’universo.


Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora